ORISTANO, SARDEGNA
Ambiti di operatività
Branding, Packaging, Strategie di Marketing, Graphic Design, Photography
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Lavori realizzati per il cliente:
LOGO MARCHIO AZIENDALE
Il vino è storia...
la tua storia!
Nel non facile compito di rinnovare e reinterpretare in chiave contemporanea un simbolo come quello della Cantina della Vernaccia abbiamo puntato a mantenere, senza stravolgerne il senso, il significato forte che aveva dato origine nel 1953 alla nascita della Cantina, ossia quel significato storico-culturale-identitario che era stato poi utilizzato per interpretare graficamente (con l'immagine, forse falsa, di Eleonora D'Arborea) il marchio oramai sostituito.
La Cantina della Vernaccia, oggi come allora, può quindi continuare ad essere fiera perché rappresentata, graficamente e in maniera moderna, con un altra icona altrettanto forte e identitaria, ossia il simbolo giudicale con il quale, attraverso il gonfalone, si identifica ancora oggi la stessa città metropolitana di Oristano con la sua Diociesi Arborense, ma in cui si sentono storicamente rappresentati sia l’intero territorio della Provincia e sia l’intera Regione Sardegna: l’albero eradicato.
Nel non facile compito di rinnovare e reinterpretare in chiave contemporanea un simbolo come quello della Cantina della Vernaccia abbiamo puntato a mantenere, senza stravolgerne il senso, il significato forte che aveva dato origine nel 1953 alla nascita della Cantina, ossia quel significato storico-culturale-identitario che era stato poi utilizzato per interpretare graficamente (con l'immagine, forse falsa, di Eleonora D'Arborea) il marchio oramai sostituito.
La Cantina della Vernaccia, oggi come allora, può quindi continuare ad essere fiera perché rappresentata, graficamente e in maniera moderna, con un altra icona altrettanto forte e identitaria, ossia il simbolo giudicale con il quale, attraverso il gonfalone, si identifica ancora oggi la stessa città metropolitana di Oristano con la sua Diociesi Arborense, ma in cui si sentono storicamente rappresentati sia l’intero territorio della Provincia e sia l’intera Regione Sardegna: l’albero eradicato.
Nel non facile compito di rinnovare e reinterpretare in chiave contemporanea un simbolo come quello della Cantina della Vernaccia abbiamo puntato a mantenere, senza stravolgerne il senso, il significato forte che aveva dato origine nel 1953 alla nascita della Cantina, ossia quel significato storico-culturale-identitario che era stato poi utilizzato per interpretare graficamente (con l'immagine, forse falsa, di Eleonora D'Arborea) il marchio oramai sostituito.
La Cantina della Vernaccia, oggi come allora, può quindi continuare ad essere fiera perché rappresentata, graficamente e in maniera moderna, con un altra icona altrettanto forte e identitaria, ossia il simbolo giudicale con il quale, attraverso il gonfalone, si identifica ancora oggi la stessa città metropolitana di Oristano con la sua Diociesi Arborense, ma in cui si sentono storicamente rappresentati sia l’intero territorio della Provincia e sia l’intera Regione Sardegna: l’albero eradicato.
Nel non facile compito di rinnovare e reinterpretare in chiave contemporanea un simbolo come quello della Cantina della Vernaccia abbiamo puntato a mantenere, senza stravolgerne il senso, il significato forte che aveva dato origine nel 1953 alla nascita della Cantina, ossia quel significato storico-culturale-identitario che era stato poi utilizzato per interpretare graficamente (con l'immagine, forse falsa, di Eleonora D'Arborea) il marchio oramai sostituito.
La Cantina della Vernaccia, oggi come allora, può quindi continuare ad essere fiera perché rappresentata, graficamente e in maniera moderna, con un altra icona altrettanto forte e identitaria, ossia il simbolo giudicale con il quale, attraverso il gonfalone, si identifica ancora oggi la stessa città metropolitana di Oristano con la sua Diociesi Arborense, ma in cui si sentono storicamente rappresentati sia l’intero territorio della Provincia e sia l’intera Regione Sardegna: l’albero eradicato.
Nel non facile compito di rinnovare e reinterpretare in chiave contemporanea un simbolo come quello della Cantina della Vernaccia abbiamo puntato a mantenere, senza stravolgerne il senso, il significato forte che aveva dato origine nel 1953 alla nascita della Cantina, ossia quel significato storico-culturale-identitario che era stato poi utilizzato per interpretare graficamente (con l'immagine, forse falsa, di Eleonora D'Arborea) il marchio oramai sostituito.
La Cantina della Vernaccia, oggi come allora, può quindi continuare ad essere fiera perché rappresentata, graficamente e in maniera moderna, con un altra icona altrettanto forte e identitaria, ossia il simbolo giudicale con il quale, attraverso il gonfalone, si identifica ancora oggi la stessa città metropolitana di Oristano con la sua Diociesi Arborense, ma in cui si sentono storicamente rappresentati sia l’intero territorio della Provincia e sia l’intera Regione Sardegna: l’albero eradicato.
ETICHETTA VINO MONTIPRAMA
Montiprama...
antica terra di Giganti
L'etichetta Montiprama fa parte, integrandosi per concept, della linea vini Terre del Sinis da noi studiata e poi disegnata nelle linee e nella comunicazione per l'Az.da vinicola Oristanese.
Il Brand prodotto richiama il luogo dove alcuni decenni fa, negli anni '70, furono ritrovate le più antiche ed importanti statue a tutto tondo del Mediterraneo, "Sos gigantes de Mont 'e Prama" i famosi Giganti di Montiprama.
Il simbolo ideato in etichetta, in maniera significativa di colore rosso come quello del vino che lo rappresenta, ma forse anche, vogliamo crederci, espressione del colore forse originario con il quale venivano dipinte anticamente le statue ritrovate, allude con pochissimi tratti ai famosi "guerrieri giganti" che alla fine del II millennio A.C. furono sicuramente protagonisti di imprese epiche nel Mediterraneo. Forte identità, richiamo storico e cultura sono quindi il valore aggiunto di questo già straordinario vino Nieddera della Valle del Tirso.
L'etichetta Montiprama fa parte, integrandosi per concept, della linea vini Terre del Sinis da noi studiata e poi disegnata nelle linee e nella comunicazione per l'Az.da vinicola Oristanese.
Il Brand prodotto richiama il luogo dove alcuni decenni fa, negli anni '70, furono ritrovate le più antiche ed importanti statue a tutto tondo del Mediterraneo, "Sos gigantes de Mont 'e Prama" i famosi Giganti di Montiprama.
Il simbolo ideato in etichetta, in maniera significativa di colore rosso come quello del vino che lo rappresenta, ma forse anche, vogliamo crederci, espressione del colore forse originario con il quale venivano dipinte anticamente le statue ritrovate, allude con pochissimi tratti ai famosi "guerrieri giganti" che alla fine del II millennio A.C. furono sicuramente protagonisti di imprese epiche nel Mediterraneo. Forte identità, richiamo storico e cultura sono quindi il valore aggiunto di questo già straordinario vino Nieddera Valle del Tirso.
L'etichetta Montiprama fa parte, integrandosi per concept, della linea vini Terre del Sinis da noi studiata e poi disegnata nelle linee e nella comunicazione per l'Az.da vinicola Oristanese.
Il Brand prodotto richiama il luogo dove alcuni decenni fa, negli anni '70, furono ritrovate le più antiche ed importanti statue a tutto tondo del Mediterraneo, "Sos gigantes de Mont 'e Prama" i famosi Giganti di Montiprama.
Il simbolo ideato in etichetta, in maniera significativa di colore rosso come quello del vino che lo rappresenta, ma forse anche, vogliamo crederci, espressione del colore forse originario con il quale venivano dipinte anticamente le statue ritrovate, allude con pochissimi tratti ai famosi "guerrieri giganti" che alla fine del II millennio A.C. furono sicuramente protagonisti di imprese epiche nel Mediterraneo. Forte identità, richiamo storico e cultura sono quindi il valore aggiunto di questo già straordinario vino Nieddera della Valle del Tirso.
L'etichetta Montiprama fa parte, integrandosi per concept, della linea vini Terre del Sinis da noi studiata e poi disegnata nelle linee e nella comunicazione per l'Az.da vinicola Oristanese.
Il Brand prodotto richiama il luogo dove alcuni decenni fa, negli anni '70, furono ritrovate le più antiche ed importanti statue a tutto tondo del Mediterraneo, "Sos gigantes de Mont 'e Prama" i famosi Giganti di Montiprama.
Il simbolo ideato in etichetta, in maniera significativa di colore rosso come quello del vino che lo rappresenta, ma forse anche, vogliamo crederci, espressione del colore forse originario con il quale venivano dipinte anticamente le statue ritrovate, allude con pochissimi tratti ai famosi "guerrieri giganti" che alla fine del II millennio A.C. furono sicuramente protagonisti di imprese epiche nel Mediterraneo. Forte identità, richiamo storico e cultura sono quindi il valore aggiunto di questo già straordinario vino Nieddera della Valle del Tirso.
LINEA VINI GIUDICATO D'ARBAREE
LINEA VINI GIUDICATO D'ARBAREE
Per la città di Oristano due vini che richiamano l'identità storica.
Questa linea vini da noi ideata e creata nel design del prodotto rappresenta per la Cantina un importante riconoscimento alla città di Oristano vista come simbolo celebrativo (e ricordo) di quella parte di storia dove essa rivestì un ruolo guida di grande importanza nella vita politica, culturale e storica della Sardegna.
I due Brand prodotto, rappresentati graficamente con la J e la corona, sono infatti dedicati:
- Alla famosa Eleonora, regina reggente, in sardo Juighissa (Giudicessa), In onore di questa Giudicessa viene appositamente dedicata la Vernaccia di Oristano “SUPERIORE”.
- Ai Judikes de Arbaree (Giudici di Arborea) che furono dei veri e propri Re e che cercarono di unificare il territorio dell’Isola. In onore di questi Judikes viene appositamente dedicata la Vernaccia di Oristano “RISERVA”, la più invecchiata.
Questa linea vini da noi ideata e creata rappresenta per la Cantina un importante regalo alla città di Oristano come simbolo di rappresentazione e ricordo di quella parte di storia dove essa rivestì un ruolo guida di grande importanza nella storia della Sardegna.
I due Brand prodotto sono infatti dedicati alla famosa Eleonora, regina reggente, in sardo Juighissa (Giudicessa) ad essa viene appositamente dedicata la Vernaccia di Oristano “SUPERIORE”, e ai Judikes de Arbaree (Giudici di Arborea) che furono dei veri e propri Re e che cercarono di unificare il territorio dell’Isola, ad essi viene appositamente dedicata la Vernaccia di Oristano “RISERVA”, cioè la più invecchiata.
Questa linea vini da noi ideata e creata rappresenta per la Cantina un importante regalo alla città di Oristano come simbolo di rappresentazione e ricordo di quella parte di storia dove essa rivestì un ruolo guida di grande importanza nella storia della Sardegna.
I due Brand prodotto sono infatti dedicati alla famosa Eleonora, regina reggente, in sardo Juighissa (Giudicessa) ad essa viene appositamente dedicata la Vernaccia di Oristano “SUPERIORE”, e ai Judikes de Arbaree (Giudici di Arborea) che furono dei veri e propri Re e che cercarono di unificare il territorio dell’Isola, ad essi viene appositamente dedicata la Vernaccia di Oristano “RISERVA”, cioè la più invecchiata.
Questa linea vini da noi ideata e creata rappresenta per la Cantina un importante regalo alla città di Oristano come simbolo di rappresentazione e ricordo di quella parte di storia dove essa rivestì un ruolo guida di grande importanza nella storia della Sardegna.
I due Brand prodotto sono infatti dedicati alla famosa Eleonora, regina reggente, in sardo Juighissa (Giudicessa) ad essa viene appositamente dedicata la Vernaccia di Oristano “SUPERIORE”, e ai Judikes de Arbaree (Giudici di Arborea) che furono dei veri e propri Re e che cercarono di unificare il territorio dell’Isola, ad essi viene appositamente dedicata la Vernaccia di Oristano “RISERVA”, cioè la più invecchiata.
ETICHETTA VINO CORASH
ETICHETTA VINO CORASH
ETICHETTA VINO CORASH
ETICHETTA VINO CORASH
ETICHETTA VINO CORASH
Corash...forza e vitalità in un vino unico della Terra del Sinis.
Corash...forza e vitalità in un vino unico della Terra del Sinis.
L'etichetta Corash, rappresentata dal simbolo grafico, breve ma di pregnanza realizzata sino all’estremo, vuole significare con pochissimi tratti tutta la straordinaria forza e vitalità di questo vino.
Infatti, il possente caprone, riportato con le sue corna maestose (gloria frontis) e con aspetto enigmatico, è tipico delle piccole e selvagge alture della penisola del Sinis. L’animale robusto, resistente e coraggioso, in maniera significativa è circondato da dodici piccoli triangoli che alludono alla forza energetica dell’astro solare che anticamente veniva venerato nella città di Campu ‘e Corra (l’antica e famosa città di Cornus chiamata, probabilmente, in tempi antichissimi Corra/Corash).
Nel 2010 l'eticetta è stata premiata nella sezione packaging competition al Vinitaly di Verona (categoria vini rossi tranquilli) con la medaglia d'argento. Questo importante successo ha certamente rafforzato, in maniera significativa, l'importanza del Brand e ha valorizzato l'importante lavoro del nostro studio.
Anche il Corash fa parte della selezione vini Terre del Sinis.
L'etichetta Corash, rappresentata dal simbolo grafico, breve ma di pregnanza realizzata sino all’estremo, vuole significare con pochissimi tratti tutta la straordinaria forza e vitalità di questo vino.
Infatti, il possente caprone, riportato con le sue corna maestose (gloria frontis) e con aspetto enigmatico, è tipico delle piccole e selvagge alture della penisola del Sinis. L’animale robusto, resistente e coraggioso, in maniera significativa è circondato da dodici piccoli triangoli che alludono alla forza energetica dell’astro solare che anticamente veniva venerato nella città di Campu ‘e Corra (l’antica e famosa città di Cornus chiamata, probabilmente, in tempi antichissimi Corra/Corash).
Nel 2010 l'eticetta è stata premiata nella sezione packaging competition al Vinitaly di Verona (categoria vini rossi tranquilli) con la medaglia d'argento. Questo importante successo ha certamente rafforzato, in maniera significativa, l'importanza del Brand e ha valorizzato l'importante lavoro del nostro studio.
Anche il Corash fa parte della selezione vini Terre del Sinis.
L'etichetta Corash, rappresentata dal simbolo grafico, breve ma di pregnanza realizzata sino all’estremo, vuole significare con pochissimi tratti tutta la straordinaria forza e vitalità di questo vino.
Infatti, il possente caprone, riportato con le sue corna maestose (gloria frontis) e con aspetto enigmatico, è tipico delle piccole e selvagge alture della penisola del Sinis. L’animale robusto, resistente e coraggioso, in maniera significativa è circondato da dodici piccoli triangoli che alludono alla forza energetica dell’astro solare che anticamente veniva venerato nella città di Campu ‘e Corra (l’antica e famosa città di Cornus chiamata, probabilmente, in tempi antichissimi Corra/Corash).
Nel 2010 l'eticetta è stata premiata nella sezione packaging competition al Vinitaly di Verona (categoria vini rossi tranquilli) con la medaglia d'argento. Questo importante successo ha certamente rafforzato, in maniera significativa, l'importanza del Brand e ha valorizzato l'importante lavoro del nostro studio.
Anche il Corash fa parte della selezione vini Terre del Sinis.
L'etichetta Corash, rappresentata dal simbolo grafico, breve ma di pregnanza realizzata sino all’estremo, vuole significare con pochissimi tratti tutta la straordinaria forza e vitalità di questo vino.
Infatti, il possente caprone, riportato con le sue corna maestose (gloria frontis) e con aspetto enigmatico, è tipico delle piccole e selvagge alture della penisola del Sinis. L’animale robusto, resistente e coraggioso, in maniera significativa è circondato da dodici piccoli triangoli che alludono alla forza energetica dell’astro solare che anticamente veniva venerato nella città di Campu ‘e Corra (l’antica e famosa città di Cornus chiamata, probabilmente, in tempi antichissimi Corra/Corash).
Nel 2010 l'eticetta è stata premiata nella sezione packaging competition al Vinitaly di Verona (categoria vini rossi tranquilli) con la medaglia d'argento. Questo importante successo ha certamente rafforzato, in maniera significativa, l'importanza del Brand e ha valorizzato l'importante lavoro del nostro studio.
Anche il Corash fa parte della selezione vini Terre del Sinis.
L'etichetta Corash, rappresentata dal simbolo grafico, breve ma di pregnanza realizzata sino all’estremo, vuole significare con pochissimi tratti tutta la straordinaria forza e vitalità di questo vino.
Infatti, il possente caprone, riportato con le sue corna maestose (gloria frontis) e con aspetto enigmatico, è tipico delle piccole e selvagge alture della penisola del Sinis. L’animale robusto, resistente e coraggioso, in maniera significativa è circondato da dodici piccoli triangoli che alludono alla forza energetica dell’astro solare che anticamente veniva venerato nella città di Campu ‘e Corra (l’antica e famosa città di Cornus chiamata, probabilmente, in tempi antichissimi Corra/Corash).
Nel 2010 l'eticetta è stata premiata nella sezione packaging competition al Vinitaly di Verona (categoria vini rossi tranquilli) con la medaglia d'argento. Questo importante successo ha certamente rafforzato, in maniera significativa, l'importanza del Brand e ha valorizzato l'importante lavoro del nostro studio.
Anche il Corash fa parte della selezione vini Terre del Sinis.
ETICHETTA VINO MAIMONE
ETICHETTA VINO MAIMONE
ETICHETTA VINO MAIMONE
ETICHETTE VINO CORBESA
ETICHETTA VINO MAIMONE
Maimone, Maimone, cheret abba su laòre...
Maimone, Maimone, cheret abba su laòre...
Maimone, Maimone, cheret abba su laòre...
Anche l'etichetta Maimone fa parte della linea vini Terre del Sinis in quanto rappresentativa del territorio omonimo.
Il nome Maimone, chiaramente di lingua semitica è, molto probabilmente, composto da MAIM più la vocale di supplica (O). Infatti, la voce significa ‘acqua’, (pioggia) quella che veniva invocata soprattutto nei periodi di grande siccità. "Maimone, Maimone, cheret abba su laòre, cheret abba su siccau Maimone laudau!"
Le quattro linee con i simboli grafici alludono, oltre alla famosa spiaggia quarzifera, anche a ciò che nella penisola del Sinis è particolarmente forte e presente: i pesci e gli uccelli variopinti.
Nel 2016 l'eticetta Maimone è stata premiata nella sezione 5 Star Vines Awardee With The Best Packaging al Vinitaly di Verona risultando contemporaneamente miglior vino con la migliore veste grafica. Questo riconoscimento testimonia anche l'importante sinergia che si è creata tra il nostro studio KLS e l'Az.da Cantina della Vernaccia.
Anche l'etichetta Maimone fa parte della linea vini Terre del Sinis in quanto rappresentativa del territorio omonimo.
Il nome Maimone, chiaramente di lingua semitica è, molto probabilmente, composto da MAIM più la vocale di supplica (O). Infatti, la voce significa ‘acqua’, (pioggia) quella che veniva invocata soprattutto nei periodi di grande siccità. "Maimone, Maimone, cheret abba su laòre, cheret abba su siccau Maimone laudau!"
Le quattro linee con i simboli grafici alludono, oltre alla famosa spiaggia quarzifera, anche a ciò che nella penisola del Sinis è particolarmente forte e presente: i pesci e gli uccelli variopinti.
Nel 2016 l'eticetta Maimone è stata premiata nella sezione 5 Star Vines Awardee With The Best Packaging al Vinitaly di Verona risultando contemporaneamente miglior vino con la migliore veste grafica. Questo riconoscimento testimonia anche l'importante sinergia che si è creata tra il nostro studio KLS e l'Az.da Cantina della Vernaccia.
Anche l'etichetta Maimone fa parte della linea vini Terre del Sinis in quanto rappresentativa del territorio omonimo.
Il nome Maimone, chiaramente di lingua semitica è, molto probabilmente, composto da MAIM più la vocale di supplica (O). Infatti, la voce significa ‘acqua’, (pioggia) quella che veniva invocata soprattutto nei periodi di grande siccità. "Maimone, Maimone, cheret abba su laòre, cheret abba su siccau Maimone laudau!"
Le quattro linee con i simboli grafici alludono, oltre alla famosa spiaggia quarzifera, anche a ciò che nella penisola del Sinis è particolarmente forte e presente: i pesci e gli uccelli variopinti.
Nel 2016 l'eticetta Maimone è stata premiata nella sezione 5 Star Vines Awardee With The Best Packaging al Vinitaly di Verona risultando contemporaneamente miglior vino con la migliore veste grafica. Questo riconoscimento testimonia anche l'importante sinergia che si è creata tra il nostro studio KLS e l'Az.da Cantina della Vernaccia.
Anche l'etichetta Maimone fa parte della linea vini Terre del Sinis in quanto rappresentativa del territorio omonimo.
Il nome Maimone, chiaramente di lingua semitica è, molto probabilmente, composto da MAIM più la vocale di supplica (O). Infatti, la voce significa ‘acqua’, (pioggia) quella che veniva invocata soprattutto nei periodi di grande siccità. "Maimone, Maimone, cheret abba su laòre, cheret abba su siccau Maimone laudau!"
Le quattro linee con i simboli grafici alludono, oltre alla famosa spiaggia quarzifera, anche a ciò che nella penisola del Sinis è particolarmente forte e presente: i pesci e gli uccelli variopinti.
Nel 2016 l'eticetta Maimone è stata premiata nella sezione 5 Star Vines Awardee With The Best Packaging al Vinitaly di Verona risultando contemporaneamente miglior vino con la migliore veste grafica. Questo riconoscimento testimonia anche l'importante sinergia che si è creata tra il nostro studio KLS e l'Az.da Cantina della Vernaccia.
Anche l'etichetta Maimone fa parte della linea vini Terre del Sinis in quanto rappresentativa del territorio omonimo.
Il nome Maimone, chiaramente di lingua semitica è, molto probabilmente, composto da MAIM più la vocale di supplica (O). Infatti, la voce significa ‘acqua’, (pioggia) quella che veniva invocata soprattutto nei periodi di grande siccità. "Maimone, Maimone, cheret abba su laòre, cheret abba su siccau Maimone laudau!"
Le quattro linee con i simboli grafici alludono, oltre alla famosa spiaggia quarzifera, anche a ciò che nella penisola del Sinis è particolarmente forte e presente: i pesci e gli uccelli variopinti.
Nel 2016 l'eticetta Maimone è stata premiata nella sezione 5 Star Vines Awardee With The Best Packaging al Vinitaly di Verona risultando contemporaneamente miglior vino con la migliore veste grafica. Questo riconoscimento testimonia anche l'importante sinergia che si è creata tra il nostro studio KLS e l'Az.da Cantina della Vernaccia.
ETICHETTE VINO CORBESA
ETICHETTE VINO CORBESA
ETICHETTE VINO CORBESA
ETICHETTA VINO MAIMONE
ETICHETTE VINO CORBESA
Nasce la linea CORBESA...dedicata all'artista Carlo Contini e alle sue cinque grandi opere originali esposte nella cantina.
Nasce la linea CORBESA...dedicata all'artista Carlo Contini e alle sue cinque grandi opere originali esposte nella cantina.
Nasce la linea CORBESA...dedicata all'artista Carlo Contini e alle sue cinque grandi opere originali esposte nella cantina.
Nasce la linea CORBESA...dedicata all'artista Carlo Contini e alle sue cinque grandi opere originali esposte nella cantina.
Nasce la linea CORBESA...dedicata all'artista Carlo Contini e alle sue cinque grandi opere originali esposte nella cantina.
Pochi anni dopo la fondazione della Cantina della Vernaccia., nel 1956, l’artista Carlo Contini realizza cinque grandi opere (olio su tela) direttamente in Cantina, dove ancora oggi possono essere ammirate.
E’ così che nascono i quadri dedicati alla Vernaccia, al nostro territorio e alla nostra storia in un viaggio ideale che unisce un lontano e glorioso passato e la nostra storia recente. La cantina fenicia, il banchetto nella Tharros romana, la promulgazione della Carta De Logu, l’imbarco di Vernaccia per la Spagna (Nel 1300-1400), opere di alto valore artistico che ci riportano a scene e momenti iconici della nostra storia che l’autore ha voluto far rivivere dando ai protagonisti il volto di persone della Cantina e di massime autorità locali, istituzionali ed ecclesiastiche. La quinta opera, dedicata a Santa Giustina, suggella il lavoro del famoso artista.
Pochi anni dopo la fondazione della Cantina della Vernaccia., nel 1956, l’artista Carlo Contini realizza cinque grandi opere (olio su tela) direttamente in Cantina, dove ancora oggi possono essere ammirate.
E’ così che nascono i quadri dedicati alla Vernaccia, al nostro territorio e alla nostra storia in un viaggio ideale che unisce un lontano e glorioso passato e la nostra storia recente. La cantina fenicia, il banchetto nella Tharros romana, la promulgazione della Carta De Logu, l’imbarco di Vernaccia per la Spagna (Nel 1300-1400), opere di alto valore artistico che ci riportano a scene e momenti iconici della nostra storia che l’autore ha voluto far rivivere dando ai protagonisti il volto di persone della Cantina e di massime autorità locali, istituzionali ed ecclesiastiche. La quinta opera, dedicata a Santa Giustina, suggella il lavoro del famoso artista.
Pochi anni dopo la fondazione della Cantina della Vernaccia., nel 1956, l’artista Carlo Contini realizza cinque grandi opere (olio su tela) direttamente in Cantina, dove ancora oggi possono essere ammirate.
E’ così che nascono i quadri dedicati alla Vernaccia, al nostro territorio e alla nostra storia in un viaggio ideale che unisce un lontano e glorioso passato e la nostra storia recente. La cantina fenicia, il banchetto nella Tharros romana, la promulgazione della Carta De Logu, l’imbarco di Vernaccia per la Spagna (Nel 1300-1400), opere di alto valore artistico che ci riportano a scene e momenti iconici della nostra storia che l’autore ha voluto far rivivere dando ai protagonisti il volto di persone della Cantina e di massime autorità locali, istituzionali ed ecclesiastiche. La quinta opera, dedicata a Santa Giustina, suggella il lavoro del famoso artista.
Pochi anni dopo la fondazione della Cantina della Vernaccia., nel 1956, l’artista Carlo Contini realizza cinque grandi opere (olio su tela) direttamente in Cantina, dove ancora oggi possono essere ammirate.
E’ così che nascono i quadri dedicati alla Vernaccia, al nostro territorio e alla nostra storia in un viaggio ideale che unisce un lontano e glorioso passato e la nostra storia recente. La cantina fenicia, il banchetto nella Tharros romana, la promulgazione della Carta De Logu, l’imbarco di Vernaccia per la Spagna (Nel 1300-1400), opere di alto valore artistico che ci riportano a scene e momenti iconici della nostra storia che l’autore ha voluto far rivivere dando ai protagonisti il volto di persone della Cantina e di massime autorità locali, istituzionali ed ecclesiastiche. La quinta opera, dedicata a Santa Giustina, suggella il lavoro del famoso artista.
Pochi anni dopo la fondazione della Cantina della Vernaccia., nel 1956, l’artista Carlo Contini realizza cinque grandi opere (olio su tela) direttamente in Cantina, dove ancora oggi possono essere ammirate.
E’ così che nascono i quadri dedicati alla Vernaccia, al nostro territorio e alla nostra storia in un viaggio ideale che unisce un lontano e glorioso passato e la nostra storia recente. La cantina fenicia, il banchetto nella Tharros romana, la promulgazione della Carta De Logu, l’imbarco di Vernaccia per la Spagna (Nel 1300-1400), opere di alto valore artistico che ci riportano a scene e momenti iconici della nostra storia che l’autore ha voluto far rivivere dando ai protagonisti il volto di persone della Cantina e di massime autorità locali, istituzionali ed ecclesiastiche. La quinta opera, dedicata a Santa Giustina, suggella il lavoro del famoso artista.
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